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20 giugno 2025


AI e gare d’appalto: un convegno

L’intelligenza artificiale è una rivoluzione, nella gestione delle gare d'appalto come in molte altre attività, ma è ancora l’uomo – con il suo giudizio, la sua etica e il suo sguardo critico – a dover restare al timone". Questa la sintesi dell'associato UNIV Francesco Demarcus (Vigilpol Sardegna) rispetto ai temi trattati da Fondazione ICSA il 19 giugno.


Dopo l'introduzione del Gen. Tricarico e l' intervento del Gen. Spagnoli sul ruolo crescente dell’IA nell’analisi dei dati strategici, il Gen. Giancotti ha condiviso i risultati di una ricerca condotta presso la Difesa italiana sull’uso etico dell’AI, da cui emergono preoccupazioni circa la delega eccessiva ai sistemi autonomi. 


Il DiGe di AgID, dr. Nobile, ha elencato sei ambiti in cui l'AI può ottimizzare i contratti pubblici: analisi del fabbisogno, monitoraggio del mercato, coordinamento tra enti appaltanti, semplificazione della gestione documentale, dialogo competitivo con gli operatori e standardizzazione delle clausole contrattuali. Il Prof. Lettieri si è poi soffermato sull'IA generativa, evidenziando i rischi legati alla qualità del training e alle fonti. L’Avv. Natale ha infine affrontato il tema della responsabilità giuridica e dell’autonomia decisionale dei sistemi intelligenti, con particolare focus sulla giustizia predittiva. 


Incisiva la chiusura dell'On. Sisto, Viceministro della Giustizia, che ha difeso con forza il principio di umanizzazione della giustizia e dei procedimenti decisionali. "Gli algoritmi sono disegnati da uomini – ha ammonito Sisto – e presentano una qualche forma di parzialità genetica». Bene quindi semplificare la burocrazia con la tecnologia, ma ogni tentativo di delega algoritmica della funzione giurisdizionale violerebbe l'art. 102 della Costituzione.