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03 aprile 2023


Webinar UNIV – Anivp e Uniter sulla certificazione della parità di genere

Il prossimo 17 Aprile dalle 12.00 alle 13.00, UNIV, assieme ad ANIVP ed UNITER, l’organismo di certificazione di CONFCOMMERCIO accreditato ACCREDIA, organizza un WEBINAR sulla CERTIFICAZIONE DELLA PARITA’ DI GENERE al quale parteciperanno Natascia Masi, Responsabile Certificazione Parità di Genere UNITER e Michela Santoro, Responsabile Commerciale e Sistema Parità di Genere UNITER. 
La Certificazione Parità di Genere è il riconoscimento di un percorso finalizzato a rendere più equilibrato il rapporto fra presenza maschile e femminile all’interno delle aziende e delle organizzazioni. UNITER è stato tra i primi ad accreditarsi per il rilascio della Certificazione sulla Parità di Genere e ha all’attivo già 50 siti certificati. UNITER, Terziario Donna e Confcommercio collaborano insieme ad un progetto di promozione e diffusione della certificazione nelle imprese.

La Certificazione Parità di Genere è il riconoscimento di un percorso finalizzato a rendere più equilibrato il rapporto fra presenza maschile e femminile all’interno delle aziende e delle organizzazioni. La certificazione rappresenta uno strumento concreto per produrre un cambiamento culturale e strutturale nelle aziende/organizzazioni per il superamento del divario esistente nel mondo del lavoro tra uomini e donne sia in termini numerici, che in termini di ruoli e responsabilità, che di equità salariale. La Prassi UNI/PDR 125:2022 è il riferimento, emanato dall’UNI, utilizzato per la certificazione ed è il risultato di un Tavolo di Lavoro sulla certificazione di genere delle imprese previsto dal PNRR Missione 5, coordinato dal Dipartimento per le Pari Opportunità e a cui hanno partecipato il Dipartimento per le politiche della famiglia, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero dello Sviluppo Economico e la Consigliera Nazionale di Parità.

La UNI/PDR 125 descrive requisiti e modalità che agiscono su due livelli. Da un lato fornisce le linee guida per l’implementazione in azienda di politiche e azioni a favore di una gestione equa e paritaria delle donne, considerando per tutti le esigenze di genitorialità e di bilanciamento della vita privata e della vita lavorativa. Dall’altra fornisce un insieme di indicatori che rappresentano il termometro e quindi il modo di misurare il livello di applicazione di tali politiche e azioni all’interno delle imprese nel tempo. Tutto il processo ha l’obiettivo di migliorare lo squilibrio in termini di genere presente nelle aziende con azioni e attività concrete che vengono definite, attuate e rendicontate nel tempo.
Proprio al fine di promuovere e diffondere tra le imprese/organizzazioni il più possibile lo strumento della certificazione sono stati previsti a livello istituzionale incentivi e vantaggi.

I VANTAGGI PER LE AZIENDE

1. Contributi alle aziende per la certificazione
All’interno della Missione 5 del PNRR è stato previsto l’erogazione di un contributo alle imprese, che hanno fino a 250 addetti, a copertura dei costi sia per la parte di certificazione che per la parte di assistenza preliminare alla certificazione. Per accedere al contributo siamo in attesa dell’uscita degli avvisi. La Regione Lombardia ha attivo un bando per il finanziamento dei costi della Certificazione e della Assistenza.

2. Vantaggi nelle Gare d’Appalto
Il Codice degli Appalti Pubblici prevedendo che il possesso della certificazione parità di genere dia diritto alla riduzione del 30% delle garanzie fideiussorie per la partecipazione alle gare e che la certificazione venga riconosciuta come elemento di premialità nelle gare.

3. Premialità nei punteggi a fondi PNRR e UE
Nei progetti a fondi PNRR e UE il possesso della certificazione è previsto come elemento di premialità nel punteggio.

4. Sgravio contributivo
Il possesso della certificazione di parità di genere autorizza i datori di lavoro alla fruizione dell’esonero nella misura dell’1% dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con il limite massimo di 50.000 euro annui. A questo proposito è stato emanato il decreto (DL 20/10/2022) che definisce le regole e i criteri attuativi della misura. Questo prevede che il diritto allo sgravio contributivo si maturi a partire dal 2022 per il periodo di validità del certificato. Lo sgravio è riconosciuto nella misura dell’1% o meno a seconda della disponibilità effettiva dei fondi, fino a un massimo di 50.000 euro annui. Per la sua fruizione vengono emanate ogni anno delle Circolari INPS esplicative.

5. Reputazionale
Questi appena descritti sono i vantaggi e gli incentivi economici previsti a promozione dello strumento della certificazione, ma non dobbiamo perdere di vista che esiste anche un vantaggio di tipo reputazionale che è spendibile sia verso l’esterno che verso l’interno. Infatti, da un lato come azienda/organizzazione può capitare di avere a che fare con Clienti/Committenti e parti interessate sensibili alla tematica della sostenibilità di genere e dell’inclusione e l’ottenimento della certificazione fa acquisire un vantaggio competitivo in tal senso, dall’altro, in un momento di forte mobilità delle persone nel mondo del lavoro, un’azienda che può esporre la certificazione relativa alla parità di genere diventa nei confronti del personale, sia interno sia oggetto di ricerca e selezione, più attrattiva in quanto dimostra particolare attenzione alle persone e a loro benessere.