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03 febbraio 2023


Intervista al Presidente Luigi Gabriele sul rinnovo del CCNL

Riprendiamo da www.vigilanzaprivataonline.com, per gentile concessione, un'intervista a Luigi Gabriele, Presidente di UNIV e ConFederSicurezza.

Partiamo dal CCNL vigilanza privata e servizi fiduciari: possibile che ancora non si sia trovato un accordo per rinnovare un contratto scaduto da oltre 7 anni?

Purtroppo no. E lo dico spogliandomi della veste di rappresentante delle imprese, perché mi creda che non solo i lavoratori, vessati da una congiuntura economica diabolica, hanno urgente bisogno di questo rinnovo, ma anche le imprese. Ne hanno bisogno per stare sul mercato, per elaborare preventivi, banalmente per poter assumere in un periodo in cui – per quanto strano possa sembrare – si fatica a trovare forza lavoro. Per mettere a servizio delle guardie giurate, tra l’altro, occorre considerare un ulteriore tempo per la formazione e per la burocrazia, sempre più farraginosa.

E allora rinnovate il CCNL! Cosa si aspetta?

Purtroppo – e mi spiace dover cominciare un altro periodo con lo stesso avverbio – le richieste economiche non sembrano ad oggi sostenibili, nonostante le più che legittime rivendicazioni legate al mancato rinnovo del contratto per tanti anni e al mutato quadro economico di riferimento. Lo stesso quadro, peraltro, lo vivono le imprese, tra bollette astronomiche e committenze sempre meno pronte ad accettare ritocchi di listino. Se la maggiorazione economica cui si aspira è il CCNL multiservizi, l’allineamento diventa difficoltoso per molte associate, quanto meno per la parte dei servizi fiduciari.

Ma non è nemmeno pensabile restare in eterna attesa…

A mio avviso il problema si può affrontare in modo diverso per le due categorie previste dall’attuale CCNL, ossia vigilanza privata e servizi fiduciari (cd portierato). Per le guardie giurate decretate credo sia possibile giungere ad un rinnovo dell’attuale CCNL, di cui solo UNIV e ANIVP sono firmatarie all’interno di ConFederSicurezza. Per la parte dei servizi fiduciari, quella più critica sul piano retributivo, si può studiare un contratto che adegui il salario ai criteri di sufficienza e adeguatezza previsti dall’art 36 della Costituzione: uno strumento che nell’immediato permetta agli operatori di lavorare con dignità e alle imprese di essere competitive sul mercato. Noi abbiamo il contenuto e avevamo anche un contenitore, ma uno genitori ha deciso per il figlicidio…comunque un contenitore si costruisce sempre.

Passiamo ad un altro tema caldo: la gara d’appalto milionaria di Regione Lazio da voi aspramente contestata. Come è finita?

Dopo le nostre proteste, è stato fissato un nuovo termine di presentazione delle offerte all’1 marzo (la prima seduta pubblica virtuale sarà l’8 marzo). Un mesetto di ossigeno basterà alla Regione per fornire i molti chiarimenti richiesti? Le imprese candidate dovranno peraltro preparare i documenti e i tempi stringono.

Qualcosa però è già stato chiarito…

E’ stata eliminata la clausola che imponeva la licenza “D” (trasporto valori) quale requisito di partecipazione (che in caso di RTI comprendeva anche la mandante, oltre all’impresa capofila). Quanto alle unità da impiegare, la Regione si è limitata a fornire un elenco del personale attualmente in servizio, dal quale desumere livelli e anzianità… direi che ulteriori dettagli sarebbero auspicabili.