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20 ottobre 2021


GPG sui bus: convenzione UNIV - aziende municipalizzate

Intervista ad Anna Maria Domenici, Segretario Generale di UNIV, Unione Nazionale Imprese di Vigilanza

Veneto, Trentino, Puglia, Sicilia, Lombardia, Lazio: sono molte le aziende municipalizzate che affiancano delle guardie giurate ai controllori su bus o metro. Come sono regolati questi servizi?

Diciamo che l'impiego di gpg a bordo mezzi si è sviluppato e regolato in ordine sparso: in alcune zone ci sono leggi regionali ad hoc, in altre contrattualistiche specifiche definite dai concessionari. A livello nazionale, il riferimento, oltre al Decreto 15 settembre 2009 n. 154 sui servizi di sicurezza sussidiaria, è un parere del Consiglio di Stato, cui è seguita una circolare del Ministero dell'Interno, che definiscono modalità e limiti di erogazione di questi servizi.

Allora entriamo nel merito: le guardie giurate su bus, metro o treni possono accertare la validità dei titoli di viaggio?

Assolutamente sì: per il Consiglio di Stato le gpg che operano a bordo di mezzi in funzione di sicurezza sussidiaria (quindi soltanto in un contesto contrattuale che preveda l'erogazione di servizi di questo tipo, con tutte le implicazioni formative - e non solo - previste dalla legge) possono anche svolgere l'attività di accertamento dei titoli di viaggio. Le dirò di più: possono anche contestare le eventuali violazioni amministrative previste dalle disposizioni in materia di trasporto pubblico.
Ad una condizione, però: che non sia presente il certificatore ufficiale. In questo solo caso la guardia giurata potrà verbalizzare la constatazione di violazione (la sanzione vera e propria arriverà solo in un secondo tempo al contravventore). Se invece è presente il controllore, spetterà al certificatore non solo verbalizzare l'illecito, ma anche controllare i biglietti: la guardia in tal caso opererà con mere funzioni di supporto.

Le gpg possono anche controllare l'identità dei viaggiatori?

Possono identificare i soggetti destinatari del controllo per l'accertamento delle violazioni quando si tratti di “attività strettamente e funzionalmente collegata all'attività di vigilanza e custodia”. Espressione se vogliamo sibillina del Consiglio di Stato, che però in sostanza si applica in tutti i casi in cui si debba accertare la violazione, quindi sempre in assenza di personale certificatore ufficiale. Ricordo che per il Consiglio di Stato è essenziale che la gpg sia adeguatamente formata dal concessionario e che lo stesso lo abbia dotato dei necessari strumenti (es. bollettari). Resta infine inteso che l'organo accertatore resta il concessionario, quindi la parte di gestione della sanzione non spetterà ovviamente all'istituto di vigilanza, né tanto meno alla guardia stessa.

Che funzioni svolgono le gpg in caso di mero affiancamento ai verificatori?

Innanzitutto hanno una decisa funzione deterrente: ormai non si contano le cronache di assalti, violenze o minacce a passeggeri e conducenti, con un'escalation di violenza sempre più spaventosa. L'affiancamento di una guardia giurata potrebbe inoltre essere di grande utilità per verificare il corretto uso della mascherina, ma anche il rispetto del distanziamento sociale e la capienza all’80% dei mezzi, visto che ad oggi ai controllori è richiesto non solo di verificare i titoli di viaggio die passeggeri, ma anche il pieno rispetto delle norme anticontagio secondo le ultime linee guida ministeriali sul trasporto.

Cosa può fare UNIV in tal senso?

Come Associazione, stiamo elaborando una convenzione per proporre alle aziende municipalizzate i servizi di sicurezza sussidiaria operati da dipendenti di istituti affiliati UNIV. Intendiamo proporre il progetto in tutta Italia.